Viale degli Agostiniani – Montale – Santa Maria – Sant’Isidoro – San Vito – Viale del Fosso.
Porta Nova – Via del Teatro – Via Leopardi – Piazza del Cassero – Il Terreno – via S.M.Goretti – Vicolo degli Amati – attraversamento Via del Corso – Torrione della Rotonda – i Landroni – Porta Nova.
Domenico Amati fra il 1484 e il 1490, durante l’ampliamento delle mura cittadine, abbellì il Paese di molti fabbricati e fece dono ai poveri di quanto gli rimase.
Viviano Amati che fu acuto uomo politico molto apprezzato da Clemente VII; nel 1524 ottenne dal Papa, per Corinaldo, il provolegio dell’Impero e la Podestà Giudiziaria.
Pier Leone Amati, figlio di Viviano fu dottore nelle leggi civili e canoniche, filosofo e cosmografo.
San Vincenzo – San Batolo – mulino della Nevola – Tiro a Segno – Piani d’Appresso – Viale Dante
Mura del Mangano – Lato sinistro della scalinata – Largo XVII Settembre – Le cento scale – il Terreno – via S. Maria Goretti – attraversamento via del corso – Mura del Mangano
Cimarelli di Gualtieri Mansulio militò come Capitano sotto Callisto III. Ebbe incarichi di fiducia da Pio II per decidere delle controversie fra Ancona e Jesi per il possesso della badia di Chiaravalle. Morì nell’anno 1519 e i suoi discendenti presero il nome della casa dei Cimarelli lasciando quello di Mansullio.
Fra Bartolomeo Cimarelli: Minore Conventuale Osservante, fu maestro di Teologia e Filosofia. Segretario particolare di Vincenzo Maria VI Duca di Urbino, fu poi Consigliere Teologo presso Vincenzo II di Mantova. In seguito andò a Roma e fu inviato a Venezia come Ambasciatore. Morì avvelenato nel 1628.
Cristoforo Cimarelli, grande uomo d’armi, nel 1603 si distinse sotto il Duca di Toscana nell’assedio del castello di Prevsa in Grecia. Per i suoi atti di valore nel Mare d’Egitto, il Granduca di Toscana gli donò una fortezza e delle lettere patentali.
Vincenzo Maria Cimarelli, 1582 – 1662 fu storico del Ducato di Urbino
Borgo di Sotto – Incancellata – via della Murata – Ville – San Domenico – Zona Industriale Nevola fio al mulino.
Confini Interni: Porta del Mercato – Via Piaggia salendo lato destro – Il Terreno – taglio fino a Torre dello Scorticatore – Mura dello Scorticatore scendendo fino a Porta del Mercato.
Ebbe il suo più illustre rappresentante nel Capitano di parte Ghibellina Nicolo Boscareto, che era amico del siciliano Conte di Chiaramonte, al soldo di Ludovico di Baviera detto il Bavaro. Quando costui scese in Italia per abbattere definitivamente la potenza dei Guelfi, capeggiata dalla Santa Sede, anche Corinaldo che era di parte guelfa subì saccheggi e devastazioni ad opera delle truppe di Nicolo Boscareto.
Nel 1327 prese con la forza Jesi e per anni la governò come tiranno col titolo di Vicario Imperiale. Successivamente, aumentato il suo potere conquistò Corinaldo, proclamandosi Signore della città, dove visse fino al 1335. Quando il Cardinale spagnolo Egidio Carilla riconquistò Jesi e Corinaldo, Nicolò, deposte le armi, si ritirò a vivere privatamente sulle colline di fronte a Corinaldo, l’odierna San Vito di Ostra Vetere.
Col tempo il nome di Boscareto si trasformò in Bosscherini, famiglia che visse a Corinaldo fino al 1911
Viale degli Eroi – I Cappuccini – Madonna del Piano – Olmigrandi – Sant’Apollonia – San Bartolo di Monterado – Borgo di Sopra.
Porta San Giovanni – Mura dello Scorticatore fino alla Torre dello Scorticatore – Piazza del Cassero – Via del Bargello – Porta San Giovanni
Angelo Orlandi: esperto nelle armi e nelle leggi, militò sotto Federico da Montefeltro, Duca di Urbino, servendolo come consigliere e capitano di guerra. Nel 1482 era giudice a Gubbio, poi prefetto di Roma e Signore di Senigallia e Mondavio. Nel 1501 si ritirò a Corinaldo dove eresse una sontuosa dimora in Piazza Il Terreno.
Silvio Orlandi: famoso dottore in legge, Leone X lo nominò Governatore di Spoleto nel 1521, Clemente III di Faenza, Jesi, Fabriano e Foligno nel 1535.
Fra Bartolomeo Orlandi: ermitano, fu Priore nei conventi di Fano, Cesena, Pesaro e Firenze, poi proclamato Provinciale, morì nel 1627.